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Trattamenti viso

Biostimolazione

viso5Cosa è la biostimolazione cutanea iniettiva?

La biostimolazione cutanea consiste nel somministrare per via iniettiva intradermica-sottocutanea delle sostanze farmacologiche che stimolano la rigenerazione dei tessuti: grazie alla loro azione la cute è più idratata, le cellule si rinnovano più rapidamente e aumenta la produzione di collagene ed elastina.

Filler cutanei

viso5Molte disarmonie del volto possono essere migliorate con delle sostanze riempitive, i cosiddetti “filler”: iniettati nella cute, permettono di creare dei volumi o di ripristinarli se nel tempo si sono ridotti e di riempire solchi e rughe, come i solchi nasogenieni, i labiomentonieri o le rughe perioculari e del contorno delle labbra.

Lo Studio Medico Associato Bartoletti Cavalieri fa parte della Consensus Conference Nazionale sui filler e in accordo con le linee guida ufficiali sull’utilizzo dei filler non utilizza riempitivi permanenti e ne sconsiglia vivamente la richiesta da parte dei pazienti.

La Società di Medicina Estetica (SIME), di cui il Dr. Bartoletti è Presidente, è stato ed è uno dei più attivi promotori presso il Ministero della Salute di linee guida sull'uso sicuro dei filler; presso il nostro studio, pertanto, non si utilizzano sostanze permanenti ma esclusivamente filler riassorbibili.

 

Acido Ialuronico

È un elemento costitutivo naturale dei tessuti connettivi dell’uomo. Ha una molecola molto grande di natura polisaccaridica e svolge importanti funzioni nella pelle, tra cui quella di dare volume, turgore e tonicità, grazie alla sua capacità di legare un’enorme quantità di molecole di acqua (pari a 100 volte il suo peso secco).

La sua presenza nella cute si riduce con l’invecchiamento, contribuendo al decadimento delle proprietà meccaniche della pelle. Una caratteristica del filler acido ialuronico è quella di inserirsi molto bene nei tessuti; inoltre, anche se iniettato in piccola quantità, legando molta acqua tende ad occupare molto spazio, per cui è un buon “espansore di volume”. Le cellule possiedono gli strumenti per metabolizzare l’acido ialuronico iniettato, che quindi progressivamente scompare, venendo scisso nei suoi componenti, che a loro volta, sono innocui e riutilizzabili. L'acido ialuronico oggi in commercio è di sintesi batterica ed è dotato di un’ottima biocompatibilità, per cui la possibilità di reazioni allergiche è minima. Grazie alla sua formulazione in gel, è possibile ottenere risultati molto naturali nel riempimento di rughe, solchi e depressioni e nell’ aumento volumetrico di aree quali zigomi e labbra. A seconda della densità e della struttura del filler utilizzato, la durata delle correzioni varia da un minimo di 4-6 mesi, per prodotti fluidi e correzioni superficiali, ad un massimo di 12 mesi per prodotti più consistenti e correzioni profonde. Alcuni fattori (fumo di sigaretta, intensa esposizione al sole) ne accelerano il riassorbimento, la cui velocità è legata alle caratteristiche biochimiche individuali, allo stato di salute generale ed allo stile di vita del paziente.

Alcuni stati patologici inducono a valutare con molta attenzione l’opportunità del trattamento: tra questi, le dermopatie e le condizioni flogistiche di qualsiasi natura presenti nelle aree da trattare, alcune patologie autoimmunitarie e tutte le affezioni sistemiche di una certa gravità.

Come dopo ogni iniezione, anche quando il trattamento venga correttamente eseguito, possono verificarsi reazioni indesiderate: transitorio eritema (arrossamento), lieve e passeggero gonfiore, leggero sanguinamento o piccoli ematomi con rigonfiamenti ed ecchimosi, dolore locale (persistente per qualche ora), infezioni circoscritte.

Altri effetti collaterali sono legati all’attività biologica dell’acido ialuronico: alcuni pazienti hanno manifestato, nelle aree di inoculazione, tumefazioni ed eritemi persistenti per oltre 24-48 ore che, nel trattamento delle labbra, in casi eccezionali, possono permanere fino a 7 giorni. Per lo più, si tratta di fenomeni circoscritti che scompaiono spontaneamente; in situazioni sporadiche, può essere richiesto l’uso di un supporto farmacologico specifico. Raramente, si presentano indurimenti o granularità palpabili nella zona dell’impianto, sempre transitori. Sono stati, inoltre, descritti casi isolati di tumefazioni simil-ascessuali, sterili, insorte dopo 3-4 settimane dall’impianto, con regressione spontanea in 6-8 settimane.

 

Idrossiapatite di Calcio

L’idrossiapatite di calcio è un filler unico nel suo genere approvato negli Stati Uniti dalla F.D.A. (Food and Drug Administration, l’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali) per la correzione delle pieghe facciali e delle rughe di grado moderato e severo. In Europa il filler Radiesse è certificato CE per la chirurgia plastica e ricostruttiva, compreso l’aumento del tessuto molle intradermico e sottocutaneo dell’area facciale. Il filler è costituito per il 30% da microsfere sintetiche di idrossiapatite di calcio sospese in soluzione acquosa di gel (70%): le microsfere sono composte da ioni calcio e fosfato, sostanze presenti anche in natura nel tessuto epidermico. E’ perciò un prodotto biocompatibile al 100% che non necessita di un previo test allergologico. Durante l’iniezione, il gel in cui sono immerse le microsfere di idrossiapatite di calcio opera un’immediata azione correttiva e riempitiva; poi, nell’arco di alcuni mesi, viene degradato dai macrofagi, mentre le particelle di idrossiapatite permangono e intorno ad esse si forma collagene di nuova sintesi. La durata dell’impianto è mediamente superiore a quella degli altri filler riassorbibili, cioè dai 12 ai 18 mesi. L’idrossiapatite di calcio è indicata soprattutto per la definizione volumetrica delle aree del volto in cui il volume è dato dalle prominenze ossee, quali zigomi e mandibola. Si può avvertire un leggero fastidio al momento dell’iniezione; per alcune ore dopo il trattamento può permanere un lieve indolenzimento locale e nelle aree trattate possono comparire piccole ecchimosi che scompaiono in una settimana circa.

 

Acido Polilattico

L’acido L-polilattico (PLLA) è un polimero sintetico, biodegradabile, immunologicamente inerte e riassorbibile. La sua azione consiste nel determinare un aumento di volume del derma per neo-collagenogenesi (aumentata produzione di collagene).  Le microparticelle di cui è costituito, infiltrate con un sottile ago nello strato subdermico, si degradano lentamente nei 12-30 mesi successivi fino al completo riassorbimento, stimolando il tessuto circostante a produrre nuovo collagene. Questa lenta e progressiva produzione di collagene aumenta il volume delle aree atrofiche. Per raggiungere un risultato soddisfacente, nei pazienti con piccoli difetti sono sufficienti 2-3 sedute, in quelli con gravi alterazioni ne occorrono 5 o 6. Per mantenere i risultati ottenuti con un ciclo di trattamento è necessario un richiamo ogni 8- 12 mesi.

 

Rinofiller

Il rinofiller è una tecnica che consente di rimodellare il naso e può essere un’alternativa alla rinoplastica tradizionale chirurgica. Consiste nell’infiltrare un filler specifico in determinate regioni del naso, per armonizzarne la forma, riequilibrarne le asimmetrie e correggerne le “gobbe”, anche quelle conseguenti a traumi. E’ possibile trattare anche la radice del naso per ammorbidirne la curva, o l’angolo naso labiale per correggere l’aspetto di una punta che scende verso il basso. Si tratta di variazioni di volume minime, ma che influiscono in modo determinante sulla percezione ottica del volto, consentendo così, a seconda dei casi, di rimodellare il naso in modo importante, oppure apportare lievi e impercettibili modifiche. Una sola seduta è sufficiente per un risultato immediato: un bel vantaggio se paragonato all’invasività dell’intervento chirurgico e al suo lungo decorso post-operatorio.

 

Tossina Botulinica

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E’ una terapia medica proposta alla fine degli anni ’90 per il trattamento delle rughe d’espressione tra le sopracciglia che, grazie alla naturalezza del risultato e all’ampio margine di sicurezza che la caratterizzano, ha in poco tempo conquistato sia medici che pazienti.

Lo Studio Medico Associato Bartoletti è un Centro di Riferimento riconosciuto per il trattamento con tossina botulinica.

L'utilizzo in Medicina Estetica è autorizzato sia dalla severa FDA americana sia dagli enti Europei. La metodica oggi utilizzata è accettata dalla comunità scientifica e permette di ottenere risultati con un compromesso ottimale fra durata e naturalezza.
Da un punto di vista tecnico la tossina botulinica, neurotossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, è un farmaco che, iniettato in un muscolo, ha la capacità di ridurne la contrazione. Quest’effetto ha una durata abbastanza costante di circa 3-4 mesi, dopo i quali il muscolo ritorna alla sua condizione iniziale, senza alcun tipo di reliquati. L’utilità terapeutica di questa tossina è ben documentata in condizioni caratterizzate da ipercontrattilità muscolari (come la spasticità, lo strabismo, il blefarospasmo o lo spasmo emifacciale) e le ipersecrezioni ghiandolari come l’iperidrosi. In Medicina Estetica la tossina si utilizza per correggere le rughe di espressione del viso (in particolare quelle del terzo superiore del volto: rughe perioculari, glabellari e della fronte). L’azione miorilassante della tossina botulinica rende le rughe meno evidenti e ne previene il peggioramento, prolungando la durata dei filler, il cui effetto correttivo è ridotto dalla contrazione dei muscoli locali che ne accelerano la degradazione.
L’esperienza accumulata nel tempo ci ha fatto capire che il risultato più eclatante di questa terapia non è tanto la scomparsa delle rughe quanto il costante miglioramento dell’espressione del viso della persona, che appare serena e riposata.
Il trattamento consiste in iniezioni intramuscolari di una piccola quantità di tossina, con un ago molto sottile, in regione perioculare, sulla fronte e tra le sopracciglia;  può essere eseguito dalle 2 alle 3 volte all’anno, a seconda delle necessità.

E’ importante, nel giorno in cui si effettua la terapia, evitare di massaggiare il terzo superiore del volto, di piegarsi verso il basso, di indossare il casco e fare ginnastica.
L’effetto della tossina non è immediato, ma si manifesta dopo 3-4 giorni e si definisce dopo circa 10, trascorsi i quali va eseguita una visita di controllo per correggere eventuali asimmetrie.
Grazie alla naturalezza del risultato ottenibile, alla possibilità di trattare inestetismi non correggibili in altro modo, al suo margine di sicurezza (il più ampio in Medicina Estetica) e all'assoluta innocuità del farmaco, la terapia con tossina botulinica è la più richiesta negli ultimi anni.

Microlipofilling

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Micro-reiniezione di tessuto adiposo autologo o Microlipofilling.

La micro-reiniezione di tessuto adiposo autologo è un'importante evoluzione tecnologica che è stata resa possibile dall'utilizzo di nuovi materiali mono-uso le cui caratteristiche sono state certificate tramite sperimentazione pluriennale.

Il microlipofilling consiste in un vero e proprio auto-trapianto di cellule adipose attraverso la reiniezione di grasso prelevato dal paziente stesso. Grazie a delle speciali cannule molto piccole è possibile prelevare e reiniettare delle micro-particelle adipose del diametro approssimativo di 0,5 mm contenenti qualche centinaio di cellule.

Le indicazioni in chirurgia riparatrice e ricostruttiva sono:

  • riempimento delle depressioni tissutali post-traumatiche
  • miglioramento del trofismo cutaneo nelle lesioni cicatriziali di qualunque natura e in particolare: ustioni, radiodermiti, lesioni da sclerodermia...
  • indicazioni d'ordine estetico: effetto volumizzante in particolare a livello degli zigomi, dei solchi naso-genieni, delle labbra, delle fosse temporali; riempimento e attenuazione delle rughe del viso

Questa tecnica può essere utilizzata da sola o in associazione con un altro trattamento di chirurgia estetica, in particolare il lifting cervico-faciale.

Dopo una minuziosa analisi, clinica e fotografica, delle aree da trattare, verrà definita con precisione la quantità necessaria di tessuto adiposo e le regioni in cui iniettarlo. L'intervento si svolge nella maggior parte dei casi in anestesia locale e si può effettuare sia in regime di Day Hospital che in ambulatorio.

 

L’intervento

In fase preoperatoria vengono individuate le zone di prelievo: regione sotto-ombelicale, fianchi, superficie interna delle ginocchia, dorso.

I punti d'ingresso della cannula e la zona di prelievo vengono anestetizzati con Xylocaina addizionata di adrenalina: il prelievo di tessuto adiposo può quindi iniziare. Tale prelievo viene effettuato manualmente con una siringa da 10 cc e una forza di aspirazione molto delicata; in genere si prelevano da 4 a 6 siringhe e si isola il tessuto adiposo. Questo viene poi centrifugato per separare il liquido dell'anestesia dalle micro-isole di tessuto adiposo.

La reiniezione può cominciare, previa anestesia locale e realizzazione degli orifizi d'accesso attraverso i quali verranno introdotte le micro-cannule con cui iniettare il tessuto adiposo in tutte le direzioni e su tutti i piani.

I micro-isolotti adiposi si comporteranno come veri e propri innesti e resteranno stabili nel tempo, migliorando anche la qualità della cute.

Nel decorso post-operatorio non c'è dolore, il gonfiore è minimo e compaiono, in genere, poche ecchimosi.

Il risultato si stabilizza dopo 2 mesi; i controlli operatori verranno fissati a 2 e 6 mesi dall'intervento.

La micro-reiniezione di tessuto adiposo è un vero e proprio intervento chirurgico. Sarà necessario verificare che non ci siano controindicazioni nell'utilizzo dell'anestetico locale; il rischio infettivo sembra minimo. Bisogna evitare l'iper-correzione e la reiniezione di un volume eccessivo di tessuto adiposo.

In sintesi, la micro-reiniezione di tessuto adiposo autologo è una nuova tecnica resa possibile dall'utilizzo di cannule molto performanti che hanno il vantaggio di essere mono-uso.

Endolift

trattamenti viso

È una nuova metodica che è utilizzata principalmente per lo “skin tightening”, cioè il compattamento e il rimodellamento della cute, ma agisce anche sul grasso in eccesso eventualmente presente nell’area trattata, favorendone la rimozione.

L’intervento è mininvasivo e viene effettuato con delle fibre ottiche laser particolarmente sottili, inserite direttamente sotto la cute senza tagli o incisioni. La fibra laser riscalda i tessuti molli con cui viene a contatto, portando ad un’alta temperatura le strutture sottocutanee: i lobuli adiposi vengono parzialmente sciolti, i vasi sanguigni si coagulano, i tessuti fibrosi si retraggono e si rimodellano.

 

Metodica e protocolli

Le aree tipicamente trattate con questa metodica sono quelle del volto, del collo e del corpo in cui sono presenti lassità cutanea e adiposità in eccesso.

Sono previste una o due sedute all’anno, a seconda dell’estensione dell’area e della struttura del tessuto. La terapia è poco invasiva e richiede l’impiego di piccole quantità di anestetico locale. Dopo la prima applicazione può formarsi un edema moderato e localizzato che, ad un primo esame, non fa percepire il compattamento della pelle o la riduzione della massa grassa, riscontrabili a edema riassorbito. Il risultato finale dovrà essere valutato non prima di tre mesi.

 

Rischi e controindicazioni

Il trattamento è sicuro, ma la risposta individuale è variabile, per cui non è possibile quantificare a priori l’entità e la durata del risultato, nè il numero di sedute necessarie ad ottenerlo.

Durante l’intervento, e nel periodo successivo ad esso, si possono presentare dei disagi estetici e/o funzionali di diversa durata (rossore, edema, porpora, ematoma, ulcera, abrasione, dolore, effetto “pop-corn”, ecc…); altre problematiche sono molto rare ( ustioni cutanee di vario grado legate alla risposta individuale, possibili alterazioni della sensibilità o lesioni nervose temporanee).

Non devono essere sottoposti a trattamento: soggetti con soluzioni di continuo della cute, abrasioni, ferite o patologie cutanee localizzate nell’area da trattare, soggetti con paralisi spastiche, soggetti affetti da trombosi e/o tromboflebiti, soggetti con gravi patologie, donne in gravidanza.

 

 

 

 

PLEXR: Tecnologia al Plasma

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Il Plexr è un’apparecchiatura medica utilizzata in diversi campi che vanno dalla dermatologia, alla medicina estetica, alla ginecologia, all’odontoiatria. Lo strumento è in grado di ionizzare l’aria che si trova tra il suo manipolo e l’epidermide, generando un raggio di micro-plasma. A contatto con l’epidermide il plasma sublima i corneociti, portandoli dallo stato solido a quello gassoso, con effetto di rinnovamento dell’epidermide; una parte dell’energia raggiunge il derma, stimolando la produzione di nuovo collagene e favorendo la riorganizzazione delle fibre collagene presenti.

In dermatologia e Medicina Estetica la tecnologia al plasma consente di trattare molteplici lesioni e inestetismi, come ipercheratosi, verruche, fibromi, xantelasmi, macchie, angiomi, cicatrici.

La terapia con Plexr generalmente è ben tollerata; sulle zone trattate compaiono un eritema e un edema, che si risolvono in un paio di giorni, esitando in piccole crosticine che si staccheranno spontaneamente, in una settimana circa sul viso e in 15 giorni sul corpo. È indispensabile applicare uno schermo solare a protezione elevata.

Il numero di sedute varia in base alla patologia o all’inestetismo da trattare, da una a tre, a distanza di 30-45 giorni l’una dall’altra.

Luce Pulsata

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La luce pulsata è una procedura che si avvale di una sorgente di energia luminosa pulsata (Intense Pulsed Light, IPL) che, contrariamente al laser, è non coerente, non collimata e copre un ampio spettro di lunghezze d’onda. Per queste caratteristiche, pur non essendo propriamente un laser, trova largo impiego in campi che vanno dalle lesioni vascolari cutanee, ai disturbi della pigmentazione, fino al trattamento di irsutismo ed ipertricosi.

La tecnologia su cui si basa consente all’operatore di selezionare la lunghezza d’onda ed i parametri adeguati alla lesione pigmentata da trattare, in base anche alla sua profondità e localizzazione, sia che questa sia costituita da melanina che da emoglobina. L’energia luminosa viene assorbita solo dal bersaglio che si vuole colpire, la cui temperatura viene innalzata fino a causare la frammentazione e la successiva eliminazione della lesione.

La tecnologia IPL, agendo sui danni da fotoinvecchiamento cutaneo di viso, collo, décolleté e dorso delle mani, consente di ottenere un fotoringiovanimento veloce, efficace, non invasivo e con minimi effetti collaterali. La luce pulsata infatti, raggiunge in profondità la struttura del collagene cutaneo e grazie al suo ampio spettro di lunghezze d’onda, agisce contemporaneamente su un vasto range di lesioni, da quelle pigmentate al photoaging, dalla rosacea al flushing: una flessibilità che non è riscontrabile con i laser convenzionali monocromatici.

 

Principali indicazioni della luce pulsata

  • Fotoringiovanimento cutaneo non ablativo per il trattamento dei danni da photoaging, con deposizione di neocollagene, miglioramento della texture e riduzione degli osti follicolari dilatati
  • Disordini della pigmentazione: iperpigmentazioni, macchie solari, ecc.
  • Lesioni vascolari: rosacea, flushing, couperose, angiomi rubino, ecc.
  • Epilazione progressivamente permanente

 

Preparazione al trattamento

Valutazione del fototipo, del tipo di lesione e della sua componente predominante (vascolare o pigmentaria), con l’ausilio del check-up cutaneo.

Nelle 4 settimane precedenti alla terapia e nelle 3 settimane successive occorre assolutamente evitare l'esposizione ai raggi solari e/o alle lampade UVA e, per almeno due mesi prima del trattamento, non si possono assumere farmaci o sostanze che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

 

Il trattamento

L’energia luminosa viene rilasciata attraverso uno speciale manipolo in una serie di impulsi, controllati elettronicamente ed impostati in base alle caratteristiche della cute del paziente e del tipo di lesione o di patologia da trattare. In questo modo la luce colpisce selettivamente il bersaglio desiderato lasciando inalterata e senza danni la cute sana o con normale pigmentazione.

Durante la prima visita il medico effettua un test per individuare la lunghezza d’onda più adatta al caso specifico. La durata del trattamento dipende dall'estensione dell'area interessata e dal tipo di intervento e generalmente va dai 30 ai 60 minuti. Anche il numero di sedute varia in base all’inestetismo da trattare e ne occorrono dalle 4 alle 6 per il fotoringiovanimento; per ottenere una riduzione rilevante della densità pilifera sono necessarie almeno 5 sedute.

La terapia non è particolarmente dolorosa e non richiede quindi anestesia; l’applicazione di un gel freddo lenisce la sensazione di leggero pizzicore seguita da calore che si avverte e che in breve tempo regredisce.

 

Periodo post-operatorio e controindicazioni

Le ipercromie trattate tendono a scurirsi nei primi giorni dopo la seduta, per un periodo di circa 10-15 giorni.
Compaiono piccole crosticine in corrispondenza dei vasi trattati (8-10 giorni).
E’ presente un modesto edema (per 24 ore) e un moderato eritema (1-3 giorni).
Nel post trattamento verranno applicate delle creme lenitive. I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare le iperpigmentazioni.
La terapia con Luce Pulsata è controindicata nei seguenti casi: gravidanza, lesioni cutanee sospette nelle regioni da trattare, disturbi della cicatrizzazione, assunzione di vitamina A o isotretinoina, epilessia.

 

IPL per depilazione

La tecnologia a luce pulsata può essere utilizzata per l’epilazione. La luce emessa dall’apparecchiatura viene selettivamente assorbita dal fusto pilifero, determinando una carbonizzazione del pelo e della sua radice. Per epilazione si intende un procedimento che non è definitivo, ma dà risultati di lunga durata; sono comunque necessarie delle sedute di mantenimento.

Il risultato viene considerato buono se si ottiene un diradamento dei peli del 70-80%; il restante 20-30% si trasforma in una sottile peluria (lanugine). Le percentuali di riuscita variano a seconda del fototipo e delle zone trattate: ad esempio, le pelli chiare con peli scuri rispondono meglio ed alcune zone, come il dorso delle mani o le dita non rispondono affatto.

L’IPL non ha nessun effetto sui peli bianchi, rossi e biondi: dato che il suo bersaglio è la melanina, più il pelo è pigmentato più ne sarà danneggiato. Nei soggetti con disfunzioni endocrine anche lievi e in quelli che si sottopongono a cure cortisoniche od ormonali (es. pillola contraccettiva), i peli trattati possono ricrescere o comparirne di nuovi. Di conseguenza, anche se questo trattamento è efficace nella maggior parte dei soggetti, non c’è a priori nessuna garanzia di riuscita.

 

Indicazioni pre e post trattamento con luce pulsata

Il trattamento viene effettuato in più sedute settimanali (in media 6-8) seguite da una o due sedute annuali di mantenimento.

Nelle 4-6 settimane antecedenti non bisogna effettuare depilazioni con cerette e/o pinzette, né decolorare i peli, ma è possibile depilarsi col rasoio 3 giorni prima del trattamento.

Nei 2 giorni prima della seduta e nei giorni successivi alla stessa non si può usare il guanto di crine, praticare peeling casalinghi con creme esfolianti, né utilizzare profumi o tonici a base alcolica. Nel mese antecedente e durante le fasi del trattamento va evitata l’esposizione al sole ed alle lampade abbronzanti e va sospesa l’applicazione di creme autoabbronzanti; non si può effettuare sauna, bagno turco o esporsi a qualsiasi altra fonte di calore durante tutto il periodo di trattamento.

Dopo la terapia con IPL la cute è più o meno intensamente arrossata e tale rimarrà per almeno 1-5 giorni; potrebbero presentarsi zone puntiformi di gonfiore e di edema a livello dei follicoli piliferi: ciò non è altro che l’esito della esplosione del pelo nel follicolo con conseguente danneggiamento del follicolo stesso (meccanismo che sta alla base dell’epilazione permanente e testimonia il buon esito della terapia).

Dopo il trattamento va utilizzata una protezione solare totale.  Qualora si seguisse una terapia antibiotica e/o antiacne o si assumessero altri farmaci, il medico deve esserne informato durante la visita di valutazione, per poter stabilire una data corretta di inizio trattamento.

 

Controindicazioni ed effetti collaterali

Il trattamento con Luce Pulsata è controindicato nei seguenti casi: gravidanza, lesioni cutanee sospette nelle regioni da trattare, disturbi della cicatrizzazione, assunzione di vitamina A o isotretinoina, epilessia.

Luce pulsata può presentare alcuni effetti collaterali: tra i più comuni si ricorda eritema (arrossamento) transitorio, dolorabilità, prurito, edema (gonfiore) ed iperpigmentazioni transitorie. Esiste poi la possibilità che si verifichi una iperpigmentazione o una ipopigmentazione se le aree trattate non vengono adeguatamente protette dai raggi solari.

La qualità degli esiti clinici del trattamento non è valutabile a priori, nè possono essere fornite garanzie precise circa il risultato ottenibile, poichè le condizioni individuali sono essenziali nel determinare la risposta clinica del paziente.

 

 

Laser Resurfacing con Erbium-Yag

mat1Il resurfacing con laser ERBIUM-YAG è una metodica chirurgica utilizzata per il miglioramento delle rughe del volto e il trattamento di inestetismi cutanei, come le cicatrici postacneiche. Il laser ERBIUM-YAG emette un intenso fascio di luce che vaporizza i tessuti e la cute istantaneamente, con un’azione selettiva sul punto da trattare e scarso interessamento dei tessuti circostanti.  L’intervento viene eseguito in anestesia locale e/o sedazione, perché ogni impulso provoca una sensazione dolorosa. Nel periodo postoperatorio il dolore è nullo. Subito dopo la terapia la pelle si presenta arrossata e gonfia; su di essa vengono poste delle medicazioni che devono essere ripetute nei giorni successivi e rimosse definitivamente dopo 6 giorni.  Nel periodo di guarigione può presentarsi nella zona trattata una sensazione di prurito che scompare in pochi giorni: è molto importante che il paziente non si gratti.

Il colorito cutaneo migliora nel giro di qualche settimana, ma in qualche caso l’arrossamento può persistere fino a 30 giorni; dopo una settimana è comunque possibile truccarsi. Durante questo periodo è assolutamente proibita l’esposizione diretta ai raggi solari per evitare l’insorgenza di iperpigmentazioni. Una rara complicanza è l’ipopigmentazione: le chiazze bianche possono ripigmentarsi spontaneamente dopo qualche mese, o possono essere permanenti. Malgrado tutti gli accorgimenti, è possibile che temporaneamente possa notarsi una differenza tra le zone trattate e non trattate. Anche il rischio di cicatrici è minimo, e viene ulteriormente ridotto attenendosi scrupolosamente alle direttive del medico. Una profilassi antibiotica pre e postoperatoria viene prescritta per evitare una possibile infezione. Una temporanea fioritura di acne e/o grani di miglio è possibile dopo la guarigione. Infine, potrebbe esserci un insufficiente miglioramento delle rughe e/o delle lesioni cutanee trattate.

 

Laser Q-Switch per la rimozione delle iperpigmentazioni

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La tecnologia laser, è in grado di trattare e rimuovere efficacemente alcune lesioni pigmentate, come lentiggini o macchie legate all’età. La maggior parte di tali macchie per fortuna non presenta alcuna pericolosità: sono per lo più dovute all’esposizione solare e il loro colore scuro è dato dalla notevole presenza di melanina in un’area ristretta di pelle.

Uno dei laser più efficaci sulle macchie è il laser Q-Switch: l’energia luminosa che produce viene rapidamente assorbita e distrugge l’accumulo di melanina, con rimozione della lesione. È importante sottolineare che il trattamento laser non è indicato per rimuovere delle lesioni pigmentate maligne o sospette.

L’intervento dura dai 5 ai 10 minuti circa, in base al numero di lesioni da trattare. Il paziente, che indossa appositi occhiali protettivi, avverte un dolore moderato e comunque tollerabile; dopo il trattamento può persistere per alcune ore una sensazione di bruciore.  Circa l’80% delle macchie può essere rimosso in un’unica seduta. Se ci trova davanti ad una lesione ampia, si potrà frazionare il trattamento.

Nei giorni successivi all’intervento potrebbe comparire una crosta, che di solito scompare in 7-9 giorni, ed è presente un lieve eritema (arrossamento). Diverse variabili condizionano la durata di tale eritema: la reattività individuale, la zona trattata e la sua estensione, il colore della cute, la profondità raggiunta dal raggio laser.  E’ consigliato perciò l’uso di creme lenitive e, per alcuni giorni, è necessario applicare sulle lesioni una crema antibiotica. Oltre agli effetti locali indesiderati immediati, non si può escludere la possibilità che si verifichino delle modificazioni definitive della pigmentazione cutanea (macchie chiare o scure) e delle piccole ustioni cutanee.

Una volta trattate con il laser, in genere le lesioni pigmentarie non ricompaiono ma, se questo dovesse succedere, si può intervenire nuovamente a distanza di 10-12 mesi. Il trattamento con laser Q-Switch è controindicato nei soggetti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi, e nei soggetti in terapia con farmaci fotosensibilizzanti.

A tutt’oggi, le ricerche effettuate e le evidenze cliniche indicano che la laser-terapia è sicura, anche se non è sempre in grado di garantire l’eliminazione completa della lesione o dell’inestetismo trattato.

 

Laser Resurfacing con CO2 Ultrapulsato

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Il resurfacing con laser CO2 ultrapulsato è una metodica chirurgica utilizzata per il miglioramento delle rughe del volto e per il trattamento di inestetismi cutanei come le cicatrici post acneiche. Il laser CO2 emette un intenso fascio di luce, che riscalda e vaporizza istantaneamente i tessuti e la cute: questa azione è talmente precisa e selettiva nel punto di impatto del raggio, che il tessuto circostante ne è solo blandamente interessato.

Questa metodica determina inizialmente gonfiore, arrossamento, essudazione e dolore. Quest’ultimo in genere si attenua, fino a scomparire, nel giro di pochi giorni.

Al termine dell’intervento sono necessarie delle medicazioni che devono essere ripetute nei giorni seguenti secondo lo schema fornito dal medico.

Dopo 4 – 6 giorni, la medicazione viene definitivamente rimossa e la pelle ha un aspetto sano, arrossato. Il colorito cutaneo migliora nel giro di qualche settimana, ma in qualche caso l’arrossamento può persistere fino a più di 4 – 6 mesi. Durante questo periodo è assolutamente proibita l’esposizione diretta ai raggi solari.

E’ bene ricordare che l’intensità e la durata del rossore sono legati al danno dermico, necessario per l’effetto di retrazione del collagene.