Spesso la medicina estetica viene accusata di creare volti innaturali, non più armoniosi, che finiscono per assomigliarsi tra di loro.
Prendiamo ad esempio i filler: l’Italia è il paese in cui si fanno più filler in assoluto, in rapporto alla popolazione. Questo ci dice che probabilmente se ne fanno più del necessario, indipendentemente dal bisogno di ‘riempire’ il volto dei pazienti, assecondando anche richieste irragionevoli, o senza la preparazione e la competenza necessarie per mirare con precisione, senza “sparare sul mucchio”.
I filler sono molto utili ma vanno dosati e vanno finalizzati alla correzione dell’effettivo difetto del paziente nel rispetto della sua individualità, studiandone bene il volto e utilizzando il dosaggio minimo con precisione dove serve per ottenere il massimo risultato con il minimo intervento.
La medicina estetica ben fatta non si vede.